sabato 14 gennaio 2023

Storia delle "guide di viaggio"

Le conserviamo gelosamente nelle nostre librerie come souvenir, spesso un po' impolverati e segnati dal tempo, come ricordo nostalgico e un po' romantico dei nostri viaggi.

Vere e proprie compagne di avventura, le guide di viaggio o guide turistiche hanno una lunghissima storia che si è evoluta di pari passo con l'uomo, con le sue scoperte geografiche, con il concetto stesso di "turismo" e di "turista".

Queste pubblicazioni rappresentano la più significativa espressione della letteratura turistica, nate inizialmente come pagine di diario, memorie,  sin da quando l’umanità ha iniziato a esplorare il mondo.

Il più lontano esempio di guida turistica si può considerare la "Periegesi dell'Ellade" di Pausania (II secolo d.C.). Un' opera in dieci libri che è allo stesso tempo un itinerario geografico e una raccolta di notizie storiche su popoli, persone e località. Pausania scelse di descrivere quanto di notevole fosse rimasto in Grecia, dal punto di vista artistico e sociale.

In età antica e poi nel corso del Medioevo, si sviluppano i resoconti degli itinerari religiosi o "pellegrinaggi": memoria di viaggio e descrizione geografica dei luoghi attraversati, con informazioni logistiche molto pratiche per la loro epoca.

  • 990 d.C. "Diario di Sigerico" di Sigerico di Canterbury. L'autore, Arcivescovo di Canterbury, alla fine del X secolo redige un diario del suo viaggio a Roma. Quest'opera è oggi considerata la più antica descrizione della Via Francigena o Romea il percorso di pellegrinaggio che portava a Roma e che costituiva, in epoca medioevale, una delle più importanti vie di comunicazione europee.
  • 1298 "Il Milione" di Marco Polo. E' considerato un capolavoro della letteratura di viaggio che racchiude le conoscenze storico-geografiche essenziali disponibili alla fine del XIII secolo sull'Asia.

A partire dal Cinquecento, con il progredire della conoscenza, con le scoperte geografiche e con il miglioramento dei sistemi di trasporto, si fece più viva la passione dei viaggi. Cresce di conseguenza il numero dei "diari - guida", con informazioni mutuate dall'esperienza e dallo studio, scritte con l’intento di incoraggiare i lettori a seguire le orme dello scrittore. Iniziano a delinearsi le caratteristiche essenziali di questo tipo di pubblicazione: l'utilità e la praticità.

  • 1612 "l'Itinerarium Galliae, Germaniae, Angliae, Italiae" di P. Hentzner.
  • 1642 "Le Instructions for Porreine Travell di James Howell".
  • 1666 "Getrewer Reisgefert" di M. Zeiller.

Tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, i viaggi si resero più facili e più rapidi, grazie al miglioramento delle strade e dei servizi postali. Si sviluppa in questo periodo la moda del "Grand Tour", un lungo viaggio formativo nell'Europa continentale, intrapreso dai membri dell'aristocrazia europea. I giovani imparavano a conoscere la politica, la cultura, l'arte e le antichità dei paesi europei, facendo giri turistici, studiando e facendo acquisti. 

  • 1770 "Guida d'Italia" di J. J. Volkmann (Lipsia).
  • 1793 "Guide des Voyageurs en Europe" di Henri-Auguste Reichard.
  • 1806 "Itinéraire d'Italie contenant la description des routes les plus frequentées et des principales villes d'Italie" di Nicolas Pagni.
  • 1813/1817 "Viaggio in Italia", Johann Wolfgang von Goethe.

Gli anni '30 dell'Ottocento vedono la nascita e lo sviluppo progressivo delle ferrovie che danno un impulso fondamentale allo sviluppo del turismo. I viaggi iniziano ad aprirsi anche ad altre classi sociali (la borghesia), mentre per il  turismo di massa dovremo aspettare gli anni '50 del Novecento.

Per rispondere ai nuovi bisogni dei viaggiatori, ovvero indicazioni utili e pratiche accompagnate da documentazione cartografica, anche le guide subiscono una profonda evoluzione. 

Nel 1802 fu pubblicato, dallo stesso editore di Jane Austen e Lord Byron, il volume "Travel in Italy Between the Years 1792 and 1798" di Mariana Starke, poetessa e drammaturga inglese. Una raccolta di diari di viaggio con molti consigli pratici. L'autrice ha introdotto qualcosa di molto innovativo per l'epoca: un metodo di valutazione soggettivo, basato su una scala da uno a cinque punti esclamativi, affiancato alle annotazioni dell'autrice, che descrivono i monumenti e i luoghi visitati.

Il 1836 vede, a Londra, la prima uscita dei "Murray's Handbooks for Travellers" di John Murray. Questa pubblicazione ha dato il via alla prima collana mondiale di guide di viaggio, fornendo un modello per tutti i testi che sono venuti dopo. Si caratterizzano dall'inserimento al loro interno di sottosezioni dedicate a itinerari, attrazioni e elenchi di alberghi.

Nel 1839 nascono in Germania le famose guide rosse di Karl Baedeker. L'editore diede particolare valore alla chiarezza, alla precisione e all'attualità delle informazioni, con un linguaggio che si rivolge ad una ampia platea di lettori. Il successo delle "Guide Baedeker" è stato così vivo che il nome è divenuto presto sinonimo di "guida per viaggiatori".

Sempre nel 1839 in Inghilterra nascono le "Guide Bradshaw", create da George Bradshaw e pubblicate da W.J. Adams di Londra. Ogni pubblicazione era dedicata ad uno o più stati del continente europeo (successivamente includeranno nuove destinazioni come Australia, India, Siria e Turchia), all'epoca raggiungibili in tempi sempre più brevi grazie alle ferrovie. Bradshaw riportava informazioni su orari, servizi nelle stazioni, cenni storici e luoghi da visitare in ogni singola città collegata.

Nel 1856 a Firenze vede la stampa "Un romanzo in vapore: da Firenze a Livorno", di Carlo Lorenzini "Collodi", il padre di "Pinocchio". L'opuscolo è una guida storico-umoristica. Collodi accompagna il lettore in una gita lungo la ferrovia Firenze - Livorno, narrando storie di persone, scorci di paesaggio e informazioni storiche dei luoghi che via via si incontrando lungo la strada ferrata. Scoprendo insieme all'autore luci e ombre di un'Italia in procinto di diventare nazione moderna. 

Nel 1914 il Touring Club Italiano (fondato a Milano nel 1894) pubblica i primi volumi della "Guida d'Italia", familiarmente conosciuta come "Guida Rossa" per il colore della copertina.

Il grande cambiamento nel settore delle guide di viaggio avviene dopo la seconda guerra mondiale. I mutamenti socio-economici e lo sviluppo di nuovi mezzi di trasporto modificano completamente i modi di fare turismo, le destinazioni e il concetto stesso di "turista".

Nel 1957 compaiono le guide autoprodotte di A. Frommer e nel 1961, dagli Stati Uniti d'America, arriva una grande novità: la guida "Let's Go". Questa pubblicazione è il frutto del racconto delle esperienze di viaggio estive intorno al mondo degli studenti della Harvard University, edite dalla Harvard Student Agencies.

Nel 1973 i coniugi australiani Tony e Maureen Wheeler danno alla stampa la loro guida "Across Asia on the cheap". Un libricino di 96 pagine che racchiudeva una dozzina di paesi, con consigli raccolti durante il loro viaggio economico attraverso l’Asia e con le cartine disegnate a mano. Da qui nasce la fortuna delle famose guide "Lonely Planet", scritte con un linguaggio pratico e diretto, con una selezione di hotel e ristoranti con un unico scopo: "risparmiare quanti più soldi possibili". Erano gli anni della filosofia hippie, del viaggio inteso come libera espressione di sé. Queste guide sono diventate le “bibbie” di viaggio per moltissime generazioni di viaggiatori.

Sempre nel 1973 nascono in Francia le "Guide Routard", dall’intuizione dei globetrotter Philippe Gloaguen e Michel Duval. Sono pubblicazioni create per un pubblico di viaggiatori e non turisti. L'obiettivo è abbandonare le logiche delle vacanza mordi e fuggi all’insegna della velocità, per porre l'accento su concetti chiave come esperienza,  profondità e scoperta. La filosofia Routard è la ricerca di angoli insoliti e poco conosciuti al turismo di massa, attenzione al risparmio e al rispetto delle comunità locali. 

I volumi si arricchiscono di foto a colori e di argomenti che sempre più rispondono agli interessi dei lettori. I materiali si diversificano, i contenuti si specializzano con percorsi tematizzati e le pubblicazioni si fanno anche più economiche. 

Con l'avvento di internet esplode il fenomeno delle guide on line, dei travel blog e dei social networks: nuovi canali nei quali i viaggiatori del nuovo millennio raccontano in prima persona le loro esperienze di viaggio ad altri viaggiatori.


Bibliografia e sitografia

- Enciclopedia on line "Treccani".

- "Come le guide di viaggio hanno descritto e cambiato il mondo", di BRENDAN SAINSBURY, 2020, Lonely Planet.

- "La nostra storia", Touring Club Italiano (sito web).

- "Breve storia delle guide turistiche", di Corinna De Cesare, 2019 , Corriere.it.


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