L'epopea dei viaggi trans europei

La seconda metà dell’800 vide un
progressivo sviluppo non solo delle reti ferroviarie nazionali, ma anche la
progettazione e successiva realizzazione di importanti infrastrutture di
respiro trans nazionale (l’apertura dei principali trafori attraverso le Alpi).
Dopo alcuni anni trascorsi a
consolidare accordi diplomatici ed investimenti, Nagelmackers fondò a
Bruxelles, nel 1876, la Compagnie Internationale des Wagons-Lits o CIWL (Compagnia
Internazionale delle Carrozze-Letti).
Il 4 ottobre 1883 è la data che
segna l’ascesa dei servizi ferroviari a lunga percorrenza: fu inaugurato il primo
collegamento trans europeo denominato “Orient Express” da Parigi a Istanbul
(divenuto servizio diretto solo dal 1889). Da quella data seguirono le
inaugurazioni di altri innumerevoli servizi tra cui:
- 1884, “Nord Express” (Parigi -
Berlino – Varsavia – San Pietroburgo);
- 1887, “Sud Express” (Parigi – Biarritz –
Madrid – Lisbona);
- 1890, “Valigia delle Indie” o “Malle
des Indies” (Londra – Calais – Parigi – Bologna – Brindisi, sostituito
dal 1904 con la relazione Londra - Marsiglia);
- 1898, “Riviera Express” (San
Pietroburgo - Vienna - Nizza);
- 1919, “Simplon – Orient Express”
(Parigi – Losanna – Milano – Trieste – Belgrado – Istanbul);
- 1922, “Train Bleu” (Calais – Nizza);
- 1930, “Taurus Express” (Istanbul
– Bagdad).
Le conseguenze della IIà guerra
mondiale, l’espansione della “cortina di ferro” e, nel secondo dopoguerra, lo
sviluppo del trasporto aereo e dei servizi ad alta velocità, determinarono la
lenta e progressiva soppressione e/o sostituzione dei servizi trans-europei
operati da CIWL.
Il mito dell’Orient Express
L’itinerario dell’Orient Express
da Parigi a Istanbul non esiste più: il collegamento venne sospeso nel 1977. Ma
non c’è nulla di più romantico di un viaggio lungo i binari percorsi da questo
treno leggendario che permetteva di raggiungere mete esotiche in grande stile,
circondati da una profusione di mogano, lini, porcellane e argenterie.
Nel 1889 entrò in funzione un
servizio diretto che da Parigi raggiungeva Istanbul in 67 ore e mezzo.
L’itinerario classico partiva da Parigi, toccava Strasburgo, Monaco, Vienna,
Budapest e Belgrado. A causa dei diversi sconvolgimenti politici e sociali che
caratterizzarono il primo 900, i servizi subirono frequenti modifiche nel corso
degli anni (toccando anche Bucarest e Sofia). Fu negli anni 20 e 30 del 900 che
l’Orient Express ebbe il suo momento di gloria, quando gli aerei non avevano ancora
fornito un’alternativa e nobili, diplomatici e attrici sfrecciavano attraverso
l’Europa segnata dalla guerra. Ad Istanbul i viaggiatori dimoravano al Pera
Palace, albergo fatto appositamente costruire dalla Compagnia dei Vagoni Letto
(CIWL): fu nella stanza 411 che Agatha Christie scrisse “Assassinio sull’Orient
Express”.
Il 1919 vide l’inaugurazione di
un nuovo servizio, il Simplon Orient Express, che seguiva una via più
meridionale per raggiungere Istanbul via Losanna, Milano, Venezia, Trieste e Belgrado,
per evitare la Germania
che al tempo era considerata con sospetto.
L’aura di romanticismo che
avvolgeva questo treno catturava la fantasia della gente.
Ma ricreare quest’odissea
europea, dove l’atmosfera esotica aumenta man mano che il treno procede verso
est, è semplice: occorre costruire un proprio itinerario che preveda diverse
fermate nelle principali città toccate dal servizio. Uno dei vantaggi di questa
soluzione è il divertimento di salire su treni diversi gestendo i collegamenti
secondo le proprie esigenze. I vagoni letto non saranno lussuosi come quelli
del servizio storico: in compenso gli scenari ed i paesaggi attraversati sono
unici e contribuiranno a recuperare la dimensione romantica di questo mitico
viaggio su rotaia.
Info:
Bibliografia/Sitografia
- “Grandi Viaggi”, Lonely Planet 2012;
- “The Train, a photographic history” by Jonathan Glancey, ed. Carlton.
- “Grandi Viaggi”, Lonely Planet 2012;
- “The Train, a photographic history” by Jonathan Glancey, ed. Carlton.
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